Il Vestaglietta
e il figlio del figlio del figlio dei fiori
Prima, durante e dopo, come si canta allo stadio di Bergamo, in quell’angolo di paradiso che è la curva nord atalantina. Improvvisamente diventato blogger di culto durante la drammatica e surreale esperienza del coronavirus in Lombardia, Matteo Bonfanti racconta, con dolcezza e ironia, la sua gente, com’era, com’è e come sarà. Centoventi piccole e divertenti storie, dieci anni di vita, di donne e uomini tra mille grandezze e altrettante miserie. Alcune riprese dal blog, condivise da milioni di follower in tutta Italia, altre inedite, scritte dall’autore sul cellulare guardando i tramonti sul fiume Adda, indossando la vestaglietta di sua mamma, celeste e in acrilico infiammabile cinese. Racconti, rimasterizzati per l’occasione come fossero canzoni, «best of», che fanno riflettere ma anche ridere a crepapelle.