Scommettere sulle partite di calcio con intelligenza, smettere di perdere, cominciare a vincere qualcosa e farlo con discreta regolarità. Ecco un manuale brillante e sincero che finalmente offre tutti gli strumenti necessari, grazie alla passione di un giornalista sportivo e al numero uno dei bookmaker italiani. “Scommettere non è così distruttivo come la guerra e non è così noioso come la pornografia. Non è immorale come gli affari o suicida come guardare la televisione. E le percentuali sono migliori di quelle della religione”. Mario Puzo, creatore del “Padrino”, riassumeva e giustificava così la sua passione per le scommesse, condivisa da un numero insospettabile di persone, la maggior parte delle quali punta e, sistematicamente, perde. Senza illudere nessuno, ecco l’occasione per cambiare rotta.
Estratto dal testo
Se tiriamo una moneta avremo sempre il 50% di probabilità di azzeccare testa o croce. Con le scommesse sportive , a parità di condizioni, le possibilità scendono mediamente al 45% e quindi più si scommette più si rischia di perdere. Ma il margine percentuale a nostro sfavore può abbondantemente essere recuperato con conoscenza, intuito, pazienza, tempismo e anche un po’ di fortuna. Se riusciremo a essere così bravi, manderemo a farsi friggere anche la matematica e la logica. E riusciremo almeno a ristabilire il fifty fifty con l’agenzie delle scommesse, insomma un duello ad armi pari. Con il vantaggio di decidere noi se e quando sfidarla. Prima di entrare nell’infinito ventaglio delle puntate possibili, cominciamo a individuare e a eliminare per sempre le “scommesse stupide”…
(dal capitolo “Scommesse stupide e intelligenti”)